Preside invia lettere ad alunni elementari: “Accogliete i profughi”

Vox
Condividi!

Nel mondo alla rovescia, capita che la prof che parla male dell’invasione in atto venga indagata, minacciata e commissariata dal governo:

Prof anti-Boldrini: governo invia ispettori, minacce

Vox

Ma non quella che a Cuneo la esalta:

“Tra poco nell’albergo della Posta, che avete sempre visto vuoto, arriveranno alcune persone. Queste persone, una trentina in tutto, provengono da altri Paesi, anche molto lontani, e probabilmente avranno la pelle un po’ più scura della mia. È una presenza che ci arricchisce e ci aiuta a conoscere la varietà del mondo. È normalissimo”.

Lo ha scritto Raffaella Curetti, dirigente dell’Istituto comprensivo di Caraglio (Cn), in una lettera indirizzata ai 70 alunni delle elementari di Valle a Monterosso dopo che venerdì scorso, 14 ottobre, alcuni genitori non avevano mandato i figli a scuola per protestare contro il previsto arrivo di profughi nell’hotel “A la Posta”. Nella lettera agli scolari – pubblicata integralmente dal settimanale diocesano “La Guida” di Cuneo, Curetti ricorda che “in questi giorni, lo avete visto, intorno alla scuola c’è parecchio movimento. Sono dei grandi che esprimono le loro opinioni su una questione che non riguarda la scuola”. “Purtroppo però alcune persone hanno deciso, senza motivo, di coinvolgerci in questa discussione, e siamo finiti anche noi, scuola, sui giornali”, riconosce con amarezza la dirigente, che ha deciso di rivolgersi direttamente agi studenti “per dirvi quello che i maestri vi diranno nei prossimi giorni”. “Vi diranno che sono uomini che arrivano da Paesi molto poveri, dove c’è la guerra, che hanno dovuto lasciare le loro case, le loro famiglie, i loro amici, per cercare un’occasione di vita”. “I vostri genitori sicuramente vi dicono di non fidarvi dei grandi che non conoscete. Fanno bene, ve lo diciamo anche noi”, aggiunge Curetti, secondo cui con l’arrivo dei profughi “non cambierà niente per voi. Le questioni tra grandi lasciatele pure, come è giusto che sia, ai vostri genitori”. “Voi continuate a venire a scuola serenamente”, “fidatevi della scuola e impegnatevi a capire bene, come sempre, ciò che vi sarà spiegato dai maestri”. “Ma non abbiate paura di essere testimoni della storia”, conclude la dirigente.

Un vero e proprio lavaggio del cervello su dei bambini. Ma nessuno le dirà nulla. Del resto è già impegnata in ‘scambi’ di questo tipo.