E’ stato ripreso in un video l’assassinio del giudice federale messicano Vicente Bermudez Zacarias. Una vendetta di “El Chapo”, boss del cartello di Sinaloa.
Solo ieri la notizia che due uomini di una gang sono stati arrestati dopo che la polizia ha trovato 6 persone con le mani mozzate e un’altra morta per le percosse sul ciglio di una strada vicino a Guadalajara,in Messico.
Sei uomini e una donna con le braccia
grondanti di sangue avvolte nella pla-
stica e con scritto in fronte “Sono un
ladro”(punizione del narcotraffico Ndr)
“Il Paese è in fiamme”. Così la Chiesa
cattolica ha descritto la situazione in
Messico, dove si moltiplicano episodi
di violenza efferata: il 72,3% dei mes-
sicani convive “nell’insicurezza”.
Il Messico è una società multietnica tipica. Una piccola élite bianca e molto ricca di privilegiati sopra una massa di meticci di differente gradazione. Una massa che ha fagocitato i bianchi non ricchi.
In Messico abbiamo la possibilità di esaminare il meticciamento in vivo, e di renderci conto di come abbia devastato sia le società pre-colombiane, sia quella spagnola.
Perché il meticciamento genera violenza? Perché degrada i legami, rende gli individui ‘soli’, perché non sanno chi sono. E chi non sa chi è, diventa cattivo.