A proposito dello stupro di Chiari e che ‘non è tradizione pakistana’, come detto da uno xenofilo impegnato nel business dell’accoglienza, oggi ci sono state le condanne per quella che è passata alla storia – recente – come la ‘mattanza di Rotherham’.
Otto membri di una delle bande di immigrati pakistani che hanno seminato il terrore a Rotherham, approfittando in stupri di gruppo di giovani bambine e ragazzine inglesi, sono stati oggi condannati.
Uno di loro, Sageer Hussain, 30 anni portati malissimo, si vantava apertamente di essere islamico razzista e disse alla sua vittima di 13 anni che “tutte le ragazze bianche sono buone per il sesso e sono puttane”. Quello che è successo a Rotherham negli ultimi anni è qualcosa di mostruoso: non solo per gli oltre 1.400 stupri ad opera di 300 immigrati pakistani, ma anche per le connivenze dei servizi sociali e della polizia, che non hanno agito, altrimenti sarebbero stati accusati di ‘razzismo’.
Oltre a Sageer, condannato per almeno quattro stupri, sono stati condannati anche il fratello maggiore, Basharat, 40 anni, e altri 6 membri della banda islamica. Tutti hanno stuprato ragazzine e bambine bianche, la maggior parte in situazioni di fragilità familiare e affidate ai servizi sociali.
Quando trovò la forza di denunciare gli stupri, una delle vittime, che allora aveva 12/13 anni e oggi ne ha 27, non venne creduta, e la South Yorkshire Police, giorni dopo la denuncia ‘perse’ i vestiti che indossava durante una delle violenze.