“Per la prima volta la legge di bilancio comprende un capo specifico dedicato alla famiglia: le risorse stanziate ammontano a 600 milioni di euro“: lo ha detto stamani il ministro per gli Affari regionali con delega alla Famiglia, Enrico Costa, intervenendo all’inaugurazione delle scuole elementari e medie di Ceresole D’Alba (Cuneo).
Costa ha confermato che lo stanziamento di 600 milioni di euro nella manovra andrà al premio ‘mamma domani’ da richiedersi durante la gravidanza per le prime spese, al ‘buono nido’ per affrontare il costo della retta degli asili nido pubblici e privati, alla conferma del bonus bebè di 960 euro l’anno per i primi tre anni di vita e del voucher baby-sitter. Queste prime misure sono solo un “tassello di una politica complessiva più ampia e ambiziosa” che porterà nel 2018, nell’ambito della riforma dell’Irpef promessa ieri dal premier Renzi, al ‘Fattore famiglia’
Con Renzi, se non lo mandiamo via a Dicembre, faremo la fine della GB: un boom demografico di africani. Infatti questi aiuti non sono per le famiglie italiane, ma per le ‘famiglie’: non essendoci alcuna ‘discriminazione’ in base alla cittadinanza, e basandosi sul reddito, finiranno a zingari e immigrati. E sono loro che fanno più figli in base ai soldi che gli dai: è ovunque così, in tutte le società che li ospitano.
Gli Italiani – o gli inglesi, i francesi – non fanno un bambino perché dai loro 960 euro. Gli zingari si. Gli africani anche.
Il welfare state o è basato sulla cittadinanza, oppure è un suicidio etnico.