SONO 140 I SOLDATI INVIATI A CONFINE RUSSIA: GOVERNO FOLLE CI PORTA ALLA GUERRA

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L’Italia invierà nei prossimi mesi “140 soldati in Lettonia per partecipare alla forza Nato a guida canadese dispiegata nel Paese”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa congiunta con il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, alla Nato Defense College di Roma. “L’Italia ha sempre dato il suo contributo ad un’impostazione di rafforzamento degli assetti difensivi nei Paesi del nord-est dell’Alleanza atlantica”, ha spiegato il ministro.
Gentiloni ha sottolineato che l’invio di soldati italiani in ambito Nato al confine orientale dell’Europa “non è una politica di aggressione nei confronti della Russia, ma di rassicurazione e difesa dei nostri confini come Alleanza”. Queste decisioni “non influiscono minimamente nella linea di dialogo che l’Italia ha sempre proposto e condiviso con la Nato e che può e deve andare in parallelo con le rassicurazioni ai nostri alleati che si sentono a rischio”, ha aggiunto.

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Non è una aggressione? A parte il fatto che dovremmo schierarli dove i nostri interessi sono in gioco – Libia – inviare soldati al confine di un altro paese, dopo avere promesso – la Nato, ai tempi della riunificazione delle Germanie – che nessun paese ex sovietico sarebbe entrato nell’alleanza atlantica, è un atto di guerra.

“La politica della Nato è distruttiva. L’Alleanza è impegnata nella costruzione di nuove linee di divisione in Europa invece che di profonde e solide relazioni di buon vicinato”: lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando le parole del segretario della Nato Jens Stoltenberg, che in un’intervista alla Stampa ha affermato che nel 2018 un contingente di soldati italiani sarà inviato al confine europeo con la Russia.