SCAFISTI PRIVATI RACCATTANO 113 CLANDESTINI: “BAMBINO DISPERSO”, SI COME NO

Vox
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Nuova abbuffata di clienti, per il team di scafisti privati Moas-Croce Ro$$a Italiana in Libia: 113 clandestini sono stati raccattati su un gommone in difficoltà.

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I presenti, imbeccati dagli scafisti privati, hanno come al solito raccontato di fantomatici ‘dispersi’: 17, tra i quali, perché fa più effetto, anche un “bimbo nigeriano di soli tre anni”. La presunta madre avrebbe raccontato al team dei scafisti di essere finita in acqua assieme al figlio a causa del mare mosso e del gommone troppo affollato: lei non è riuscita ad afferrarlo per tenerlo a galla. Tanto possono raccontare quello che vogliono, e i media lo diffonfono a casaccio. Il gommone era partito da Sabrata, in LIbia.

Questi scafisti privati che raccattano clienti per le loro coop – Moas è di proprietà di una ricca ereditiera maltese, ma scarica i giovani fancazzisti africani in Italia – nel loro delirio umanitarista, non fanno che aumentare il numero di africani che partono su navigli sempre più affollati e sempre meno galleggianti. Il loro furore da fichette, sempre che le storie siano reali, non fa che aumentare i morti.