PROFUGO VIOLENTA CROCEROSSINA E VA AI DOMICILIARI: LAVORAVA PER CROCE RO$$A

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Ha afferrato una volontaria della Croce Rossa e dopo averla trascinata con la forza in una tenda: l’ha baciata, palpeggiata con violenza e una volta terminati gli abusi, l’ha lasciata a terra, ferita e tra le lacrime.

Questo quanto accadde nel marzo scorso. Ieri, il giovane migrante bengalese è stato condannato dal tribunale collegiale di Imperia a 5 anni e 2 mesi di reclusione.

La violenza nel centro di accoglienza profughi di Ventimiglia che ospitava decine di finti profughi serviti e riveriti. E che oggi ne ospita centinaia. Un campo regolarmente gestito dalla Croce Rossa.

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L’avvocato Marco Bosio, legale di parte civile della ragazza, ha annunciato di voler chiamare in causa anche la stessa Croce Ro$$a: “Il fatto più grave – spiega Bosio – è che l’uomo era anche volontario del centro, dove eseguiva piccoli lavori di manutenzione o in cucina. E’ possibile che prendano le persone così?”. Sì, è possibile. Anzi, è ‘normale’.

Intanto lo straniero si trova – ancora – agli arresti domiciliari.

PROFUGO VIOLENTA CROCEROSSINA A VENTIMIGLIA: CONDANNATO