TERRORISTA NIZZA SPESSO IN ITALIA: “CON NO BORDERS AIUTAVA CLANDESTINI”

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L’autore dell’attentato del 14 luglio a Nizza, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, “si recava regolarmente in Italia con degli uomini barbuti, radicalizzati, per portare del cibo ai migranti islamici“: è quanto ha riferito agli inquirenti uno dei suoi complici, secondo quanto rivela BFM-TV.

Tra l’altro, il 5 agosto 2015, a poco meno di un anno dall’attacco sulla Promenade des Anglais, Bouhlel venne “controllato al confine di Ventimiglia mentre si trovava a bordo di un’auto con tre uomini di cui uno era noto ai servizi di intelligence per un dossier legato alla filiera siriana”.

Un altro elemento che interessa la polizia francese è un misterioso Sms inviato dal terrorista alla compagna il 4 febbraio 2015: “Tuo fratello Ibrahim è Siria jihad”. Potrebbe voler dire che aveva dei familiari, degli amici tra i ranghi dei jihadisti, ma indagini sono in corso per chiarire questo punto, dice BFM-TV.

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Come abbiamo già scritto: La scorsa estate, Bouhlel era tra gli attivisti che partecipavano alle proteste di sostegno anche logistico ai cosiddetti profughi: i famosi islamici accampati sugli scogli, tanto idolatrati dai media di distrazione di massa.

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E lì, il terrorista sarebbe stato identificato dalla polizia italiana.

Nelle foto e nei video realizzati nel sit in organizzato dai «No borders» il 4 ottobre a Ventimiglia, prima che la tendopoli fosse smantellata, tra i 300 manifestanti spicca un giovane giubbotto rosso e camicia verdina – con tratti somatici molto simili: altezza, fronte, attaccatura dei capelli,orecchie,taglio degli occhi, barbetta. È lui? Se non è lui, è il suo clone perfetto. Lo si vede al centro della scena, dietro l’amplificatore, spellarsi le mani per gli interventi. In uno scatto ride e confabula con un altro uomo dall’aspetto nordafricano. Una volta partito il corteo, in un filmato è visibile mentre con altri tre regge l’unico striscione in arabo. Sarà interessante capire che cosa c’era scritto, e soprattutto chi erano gli altri in sua compagnia.

E’ evidente l’interesse di ISIS a fare penetrare sempre più islamici in Europa giocando sulla bontà pelosa dei fanatici dell’accoglienza. Pensando che i clandestini islamici stanno gozzovigliano nelle chiese di Ventimiglia, che si trasformano la sera in moschee, non possiamo che riflettere su quanto accaduto a Rouen.

Conclusione: chi ospita i cosiddetti profughi è un terrorista. Che lo voglia o no. Perché aiuta ISIS nella sua missione di fare entrare islamici in Europa. Ergo: lo sapevate, voi marinaretti di Marina Militare e Guardia Costiera, che state lavorando per il Califfo?

Venendo ai delinquenti di No Borders, questi godono di totale impunità, nonostante violino e invitino gli altri a violare, la legge italiana. Quanti di loro sono figli o figliocci di magistrati?