Saviano vuole più aborti di Italiani: l’ha letto su Wikipedia?

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Ogni nazione ha il suo petulante tuttologo, il nostro, dalla scarsa cultura e dall’ampio ego, è il copista Saviano.

“L’obiezione di coscienza, imposta ai ginecologi più che liberamente scelta, in un Paese dove i padiglioni degli ospedali pubblici e laici sono intitolati a santi, è una piaga che rende la 194 la più tradita delle leggi”.
Con queste parole Roberto Saviano ha affrontato sui social uno degli argomenti da sempre più controversi in Italia, quello dell’interruzione volontaria della gravidanza. In un lungo post su Facebook l’autore di ‘Gomorra’ ha introdotto il tema dell’aborto commentando la ‘protesta nera’ delle donne polacche, lo sciopero nazionale organizzato ieri contro la proposta di legge anti-aborto attualmente in discussione in Parlamento.
“Questo tema, a noi italiani, dovrebbe essere caro”, ha affermato Saviano, “perché, nonostante l’aborto sia legale, le difficoltà che le donne italiane trovano oggi ad abortire sono immense”. Secondo lo scrittore napoletano coloro che considerano l’aborto un omicidio “non sanno che ciò che ha portato alla legge sull’aborto che oggi abbiamo in Italia sono state le sofferenze immense subite da chi abortiva clandestinamente”. “Queste storie le vostre nonne le conoscono ma non ve le racconteranno mai per non farvi soffrire, per proteggervi”, ha spiegato Saviano, “sappiate, però, che mai legge fu più necessaria di questa perché le conseguenze del sesso, per la donna, non costituissero l’ennesima tortura”.

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L’aborto è un omicidio. E la legge italiana, in realtà – Saviano studi il referendum che lo approvò – non lo prevede se non nelle giuste cause di ‘pericolo di vita per la madre’ e ‘stupro’. Ma la legge è stata aggirata, e negli anni un genocidio silenzioso è passato sotto i nostri occhi: serviva allo svuotamento demografico prodromico all’invasione.

Oggi, l’aborto è prerogativa quasi esclusiva delle immigrate, quindi è ‘utile’ a calmierare la sostituzione etnica, ma loro non lo sanno. Quindi continuano.