Il comune di Agna, provincia di Padova, si trova in mezzo due centri di accoglienza per giovani fancazzisti africani, profughi: quello padovano di San Siro, a Bagnoli, e quello di Conetta, in territorio veneziano.
Il suo sindaco, Gianluca Piva, ha preso diversi provvedimenti in paese togliendo le panchine su cui bivaccavano i profughi e affiggendo dei cartelli che vietano di pisciare per strada. Tipico costume africano.
Quest’ultima iniziativa è stata presa come spunto da qualche cittadino che vorrebbe le ‘maniere forti’: su Facebook, è comparsa la foto di un cartello (proprio ad Agna) che, nel vietare di fare bisogni su suolo pubblico, aggiunge, in “appendice”, l’immagine “eloquente” di un paio di forbici. Il messaggio non lascia dubbi interpretativi.
“Ho visto il cartello solo su Facebook – dichiara Piva – credo sia una goliardata. I nostri sono rotondi, non rettangolari, sarà qualcuno che ha voluto alleggerire una situazione divenuta ormai molto pesante”. Una situazione, quella dei comuni di Bagnoli, Cona e Agna che, proprio oggi, mercoledì 28 settembre, approderà in Parlamento: durante il “question time” – il botta e risposta tra Parlamento e Governo – gli onorevoli Fabio Rampelli (Capogruppo Fdi-AN alla Camera dei Deputati) e Walter Rizzetto si rivolgeranno al ministro dell’Interno Angelino Alfano che risponderà sulle criticità determinate dall’alta concentrazione di migranti nei due hub.