Intervistato dal giornale ebraico in lingua francese Le Monde Juif, l’uomo che ha liberato la Polonia dai comunisti, ne è stato presidente e leader del movimento Solidarnosc, avvisa l’Europa sul pericolo di decapitazioni di massa sul continente. Singole ci sono già state.

“La Polonia e l’Europa devono preoccuparsi per l’afflusso di migranti. Provengono da paesi in cui le persone vengono decapitate. Accadrà la stessa cosa qui“.

“E ‘un problema reale. Se l’Europa non chiude i suoi confini, arriveranno milioni di migranti e non esiteranno ad imporre i loro costumi, tra cui le decapitazioni”.

“I polacchi hanno piccole pensioni, salari bassi e appartamenti inferiori alla media. Guardo i profughi in televisione e ho notato che sembrano stare meglio di noi. Sono ben nutriti, ben vestiti e forse anche più ricchi di noi “.

Lech Walesa è stato premio Nobel per la Pace nel 1983. Ma non è uno di quei Nobel per la Pace che i media di distrazione di massa amano farci ascoltare.