“Non so se la Chiesa è più aperta o meno aperta dei politici, penso che i fatti parlino”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, il noto xenofilo Mons. Nunzio Galantino, parlando del business dell’accoglienza profughi e delle proteste di sindaci e cittadini, a margine della Lectio Magistralis che il prelato del Vaticano ha tenuto a Veronafiere sul bizzarro tema “Verso una conversione ecologica globale”.
“Di sicuro – ha spiegato Mons. Galantino – il modo in cui la Chiesa cattolica italiana sta investendo l’8 per mille in queste direzioni, mi sembra esemplare e certamente al riparo da ogni strumentalizzazione assolutamente gratuita che si va facendo in questi ultimi tempi. Chi ha dei dubbi o delle perplessità – ha concluso – vada a vedere cosa succede in ogni piccolo centro nel territorio, cioè in che maniera la Chiesa, attraverso l’8 per mille e attraverso tanti volontari, sta rispondendo ai forti bisogni che in questo momento trovano grande e negativa accentuazione”.
Ormai nemmeno lo negano. La truffa dell’8 per mille, con la quale il Vaticano si appropria di fondi non suoi aggirando la non volontà dei cittadini, finisce poi per finanziare (anzi investire in tipico linguaggio da manager quali ormai sono questi spudorati) il loro business dell’accoglienza.