PISA: PD IMPEDISCE REFERENDUM SU MOSCHEA

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Il comitato dei garanti del Comune di Pisa ha dichiarato inammissibile il referendum consultivo chiesto da 2.530 cittadini che hanno firmato a tempo record l’appello del comitato «No Moschea»

Mentre in Austria si usa la scusa della ‘colla, a Pisa i garanti – tutti PD – usano la più antidemocratica delle scuse: i cavilli.

Secondo loro, le firme non avrebbero dovuto essere autenticate da consiglieri provinciali ma solo comunali. Ridicolo.

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Il presidente del comitato Luca Cuccu annuncia che “si impugnerà l’atto e si procederà per vie legali”.

Esulta il sindaco Marco Filippeschi (Pd), impegnato con la sua amministrazione ad osteggiare la possibilità che i cittadini di Pisa scelgano liberamente se avere o meno una mosche sul loro territorio.

Ed esulta anche l’autoproclamatosi imam di Pisa, tal Mohammed Khalil, cittadino italiano sulla carta e residente in Italia vent’anni: “di fatto una moschea a Pisa c’è già, da 24 anni, situata nei pressi del palazzo Blu”. Abusiva, come lui.