IL FINTO LEGHISTA CHE AFFITTA CASE SENZA FOGNATURE AI PROFUGHI

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Il finto leghista – che ci auguriamo venga espulso ‘ieri’ – è proprietario di tre dei quattro appartamenti tra Ronco e Valbrevenna affittati e dati in gestione alla cooperativa Liberitutti di Torino.

Si tratta di 21 fancazzisti accolti attraverso un progetto della Prefettura di Genova.

L’affarista si chiama Aldo Angelo Ameri, classe 1953, ex candidato sindaco della Lega al comune di Valbrevenna (e oggi consigliere comunale di Savignone) di professione funzionario della Regione: «Io sono un leghista sui generis, mi conoscono nell’ambiente… Penso con la mia testa – spiega dal suo ufficio – Sono cattolico prima che leghista, e penso che l’accoglienza sia giusta se moderata: perché i comuni dell’entroterra non possono dare una mano, visto che gli spazi ci sono e siamo in piena emergenza migranti?». E quando ti danno 35€ a botta e a testa.

Su due degli alloggi, quelli di Valbrevenna, il sindaco Michele Brassesco (eletto con una lista civica di destra) ha firmato un’ordinanza di sgombero perché l’alluvione del settembre 2015 si era portato via le fognature e gli scarichi sono direttamente collegati al fiume: avete capito bene, la Prefettura paga un politico perché ospiti fancazzisti africani in case con gli scarichi in un fiume. L’immigrazione è degradao, anche ecologico. Dove sono gli ambientalisti?

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Due esponenti di Fratelli d’Italia, il consigliere regionale Matteo Rosso e il dirigente provinciale Livio Ghiso hanno diffuso un comunicato in cui denunciano le «condizioni igienico-sanitarie di quegli immobili», annunciando un’interrogazione sul tema. E la stessa Lega ha organizzato nella valle dei gazebo di protesta sull’iniziativa.

Ameri incassa, ma i vicini sono infuriati: «Hanno stipato 12 africani in due appartamenti di 40 metri ciascuno», racconta uno dei 3 condomini «in una palazzina senza fognature, con la puzza che la sera è insostenibile». «E’ tutto assurdo – protesta il sindaco – Non siamo in grado di dare accoglienza ai migranti in un paese ancora devastato dalle 3 alluvioni degli ultimi anni, in cui mancano i servizi: ma l’amministrazione è stata scavalcata. Quella fognatura, poi, poteva essere ricostruita con le procedure di somma urgenza, fu Ameri a bloccarle per chiedere contributi pubblici, e ora i permessi tra Arpal ed enti vari non sono ancora arrivati».

L’affarista pseudo leghista ribatte però che «per molti aspetti quell’ordinanza di sgombero è illegittima, stiamo valutando con due legali se impugnarla. E comunque è arrivata 20 giorni dopo che ho affittato gli alloggi, e la Prefettura aveva dato l’ok. Per altro molti edifici nella valle scaricano nel fiume, quindi mi sembra eccessivo in provvedimento del sindaco». Il quale risponde che ci sono impianti vetusti, sì, ma non situazioni del genere.

«Come sono arrivato ad affittare ai migranti? – spiega Ameri – Da due anni provavo ad affittare ma nulla. Quando mi è arrivata la proposta dell’agenzia immobiliare ho accettato. E anzi – sorride, sfidando sindaco e compagni di partito – ho altre case in paese, se mi fanno arrabbiare affitto anche quelle…».

Salvini, se ci sei batti un colpo.