Anche nella casa di proprietà di uno dei responsabili della cooperativa Porto Alegre, che ospita i richiedenti asilo a Rovigo e in Alto Polesine, verranno ospitati nuovi fancazzisti africani.
E i residenti accanto all’abitazione in via Di Rorai che a breve ospiterà sei richiedenti asilo protestano con veemenza. “Il nostro è un quartierino residenziale – spiegano – non possono fare un’operazione del genere senza informarci. Non abbiamo niente contro l’arrivo di queste persone, solo preferiremmo fossero famiglie. Invece sono singoli ragazzi giovani. E si è visto in altre parti della città come vanno queste cose: si creano capannelli di stranieri in strada. Io ho una figlia piccola, non me la sentirò più di farla uscire di casa da sola. Per non parlare del valore delle nostre case, che ne risulterà senz’altro compromesso”.
Il problema è che non esistono famiglie. Queste sono truppe di invasione, maschi a caccia di donne. Anche se qualche cooperante spera di ‘convertirli’ ad altre pratiche.