PROFUGHI STUPRANO, RENZI NE INVIA ALTRI 36 IN FRAZIONE DI 96 ABITANTI

Vox
Condividi!

A Cuorgné – dove i profughi vanno a caccia di donne che tornano a casa – Renzi ha capito come risolvere il problema: ne invierà degli altri.

La nuova ondata di finti profughi interesserà diversi centri del Canavese. A Cuorgnè, un affarista privato ha messo a disposizione di una cooperativa – ovviamente a pagamento – una palazzina di cinque appartamenti in frazione Nava: 96 abitanti e trenta potenziali stupratori.

“Appena abbiamo avuto notizia, domenica mattina, ci siamo immediatamente recati sul posto, insieme al sindaco e al consigliere alla politiche sociali Sabrina Mannarino, avendo saputo che erano presenti sia i riferimenti della cooperativa, sia il proprietario della struttura”, dice l’assessore Lino Giacoma Rosa.

“Ovviamente si tratta di una trattativa tra privati, ma averne notizia a cose già fatte, vista la delicatezza dell’argomento, ci lascia alquanto basiti: abbiamo già provveduto a dare mandato alle strutture tecniche del Comune di verificare le agibilità necessarie”.

Vox

CITTADINI ESASPERATI DEVASTANO CENTRO ACCOGLIENZA

“La nostra comunità, i nostri cittadini si sono da sempre dimostrati solidali con chi fugge da situazioni di guerra, e questo è un dato di fatto, ci sono però delle cose che mi lasciano amareggiato. Da subito la mancanza di informazioni e l’impossibilità di intervenire per gestire al meglio queste situazioni di emergenza: l’integrazione non si fa stipando in appartamenti persone di etnie diverse senza un minimo di criterio e di analisi del contesto in cui vengono inserite”, dice il sindaco Beppe Pezzetto, che aggiunge: “Questa non è solidarietà è business, punto e basta”, in merito alla scelta del privato di mettere a disposizione l’intera palazzina di sua proprietà.

“Le politiche dell’emergenza stanno diventando di fatto delle prassi che finiscono per essere scaricate sugli anelli più deboli: cercheremo come abbiamo sempre fatto di lavorare nel verso dell’integrazione, ma la disponibilità delle cooperative e dei soggetti ci deve essere, e deve essere reale e concreta, non abbiamo ancora al momento certezza sul numero, ma sicuramente la concentrazione in una frazione è un approccio sbagliato”, conclude il consigliere delegato alle politiche sociali Sabrina Mannarino. Il sindaco Pezzetto, ha immediatamente convocato nella prima mattinata di lunedì una riunione dei consiglieri di maggioranza.