ISTAT CERTIFICA: “ENCEFALOGRAMMA PIATTO”

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L’economia italiana ”ha interrotto la fase di crescita” a causa della ”caduta produttiva del settore industriale” e della domanda interna. L’Istat, nella nota mensile di agosto sull’andamento dell’economia italiana, parte dall’indicatore anticipatore dell’economia, che rimane negativo anche a luglio, e ”suggerisce per i prossimi mesi un proseguimento della fase di debolezza”.

‘Simpatica’ la definizione ‘fase di crescita’. Era il naturale rimbalzo di un cadavere caduto da un tetto.

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Più in generale i paesi dell’area euro, rileva l’Istituto di statistica, ”mostrano segnali di rallentamento nel secondo trimestre”.

Dopo la presunta crescita registrata nei trimestri precedenti, dice l’Istat, nel secondo trimestre 2016 il prodotto interno lordo italiano ”ha subito una battuta d’arresto, segnando una variazione nulla su base congiunturale”. E anche le attese per il prossimi mesi ”permangono deboli”. Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere ”è infatti peggiorato nel mese di agosto, non evidenziando segnali di particolare vivacità tra le componenti”.