Viaggio nel palazzone multietnico di via Aquileia 12: un quartiere ghetto di 12 piani che si affaccia sull’autostrada dei Laghi e il campo sportivo. Realizzato a metà degli anni Sessanta dall’architetto Marco Romano per gli operai dell’Alfa Romeo.
Ora è una fogna multietnica nella multietnica Baranzate, la città più invasa di Italia. Uno sguardo nel terribile futuro che Renzi ha in serbo per noi. Sono più di un centinaio le famiglie di ogni etnia che vivono fra degrado, abusivismo, microcriminalità. Portati da loro.
Nel bilancio condominiale c’è un buco di 800mila euro, tanti sono i debiti accumulati verso i fornitori e intanto il palazzo si sgretola. Qui non ci sono regole di civiltà. Perché è la società post-civile: quella multietnica.
Chi può, se ne approfitta e fa quello che gli pare a spese di tutti: speculazioni, mercato nero degli affitti, immondizia che piove giù dai piani, muffa e ruggine che avanzano sono solo alcuni dei problemi da affrontare.
L’esasperazione degli ultimi inquilini regolari, italiani, lasciati completamente soli dalle istituzioni: “Abbiamo chiesto al Comune di intervenire, anche tramite le forze dell’ordine, per ricomporre l’anagrafica del condominio aggiornata individuando le case vuote, abbandonate, all’asta, occupate legalmente o abusivamente. Il sindaco si è limitato a chiederci una mappa del condominio, cosa che abbiamo consegnato da tempo ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta. Ci sono problemi di sicurezza e di igiene, ma nessuno interviene”, spiega il gruppo di inquilini che sta cercando di riportare vivibilità e dignità in questo luogo.
Per morosità è stata tagliata più volte la corrente elettrica. Il debito con il consorzio dell’Acqua ammonta a più di 300mila euro e anche le ultime famiglie che abitano qui regolarmente hanno rischiato il pignoramento della casa e la chiusura dei rubinetti. Stanche delle ombre sui bilanci condominiali, più famiglie si sono unite e hanno chiesto la revoca dell’amministratore. Il giudice l’ha accordata e il 28 luglio è stato nominato dal Tribunale un amministratore d’ufficio che, dopo 24 ore, ha rinunciato all’incarico. Nelle scorse ore su Facebook una nuova denuncia davanti alla nuova veranda fai da te apparsa da giorni all’ultimo piano. “Controlli, controlli… illeciti edilizi… bombole gpl… quante volte dobbiamo denunciare per avere risposte?.