CARITA$: “PER PROFUGHI SERVONO HOTEL PIU’ COSTOSI”

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«Per i profughi non si riesce più a trovare posto in albergo. Gli alberghi “classici” che sono stati utilizzati finora sono sempre meno disponibili a prorogare le ospitalità. Le ultime accoglienze sono state fatte all’hotel Luna o all’hotel Scala, ora dovremmo rivolgerci a strutture ancora più costose».

Sono alcuni dei passaggi della mail, dai toni demenziali, inviata da Luigi Gallo, responsabile della Consulenza profughi per la Carita$, con cui segnala a Luca Critelli, direttore della ripartizione politiche sociali della Provincia di Bolzano, la crescente difficoltà delle a$$ociazioni che si occupano di attuare il piano Kalergi a trovare una sistemazione ai loro clienti fancazzisti.

Dal carteggio – di cui siamo venuti in possesso e che pubblichiamo – emerge una situazione sempre più grave e per questo difficile da gestire.

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Il concetto è questo: la disponibilità dei gestori sta venendo meno. Troppi problemi con gli ospiti. E allora, si pensa a salire di categoria.

Vista “l’estrema difficoltà della situazione”, Gallo, da affarista qual è, chiede che “prima possibile sia disponibile una struttura di accoglienza stabile per i richiedenti asilo appartenenti alle categorie vulnerabili”. Ah, ah, ah.

«In particolare se si riuscisse ad avere una tempistica certa per l’apertura della Casa Frasnelli potremmo fare anche delle pre-assegnazioni dei posti e così dare una speranza concreta alle persone ospitate».