Svizzera approva legge: “Lavoro prima agli Svizzeri”

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Il Consiglio nazionale svizzero – governo – attraverso la Commissione delle istituzioni politiche a maggioranza ristretta, 9 voti su 16, ha sancito il diritto di precedenza alla «manodopera indigena». Anatema.

A parità di competenze il lavoro andrà a un cittadino svizzero. Normale, sei in un paese, i cittadini di quel paese devono avere precedenza: come un padre che prima di assumere un estraneo fa lavorare i figli.

In questo caso le aziende, prima di poter assumere, dovranno passare attraverso le agenzie del lavoro che, com’è logico, manderanno loro lavoratori elvetici.

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«Queste misure saranno limitate al minimo indispensabile – assicura il presidente della Commissione, Heinz Brand – e dovranno essere limitate nel tempo. Siamo pronti ad applicare misure parallele per potenziare l’occupazione della manodopera indigena, ovvero cittadini svizzeri e stranieri già domiciliati nella Confederazione».

Ed per questa precisazione che minaccia di promuovere un nuovo referendum l’Udc, fortissima insieme alla Lega dei Ticinesi in Canton Ticino, che invece avrebbe voluto totale chiusura.

I giornali italiani esprimono la preoccupazione dei lavoratori transfrontalieri italiani. Ma non ci sarebbe bisogno, per loro, di andare in Ticino – che è comunque Italia – se l’Italia applicasse la stessa regola per i suoi cittadini.