Cirinnà flop: in 2 mesi 12 ‘matrimoni’ gay

Vox
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Per mesi hanno sequestrato il Parlamento, parlando di ‘emergenza’, distogliendo l’attenzione dalle vere emergenze. Settimane e settimane di peana sui ‘diritti’, come se a migliaia non attendessero altro. Pareva ci fossero migliaia di cosiddette ‘coppie gay’ pronte ad irrompere nei comuni al primo segnale di approvazione della Cirinnà. E invece no.

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Dopo due mesi dall’entrata in vigore del pastrocchio, sono solo dodici le coppie gay che si sono ‘sposate’. E sono solo 500 in tutta Italia quelle che hanno fatto richieste: un flop, visto che inizialmente ci dovrebbe essere una presunta riserva di chi in questi anni “non ha potuto sposarsi”.

A Roma, il sindaco M5s Virginia Raggi dovrebbe unire civilmente la prima coppia gay il 22 settembre. Ora in lista d’attesa ci sono 111 cerimonie prenotate, di cui 109 da parte di coppie gay. A Bologna, a luglio sono state celebrate le nozze tra Deborah ed Elena, e nei prossimi mesi attendono di unirsi civilmente 111 coppie gay. La città dove si registra il numero più alto di richieste è Milano, con 220 coppie prenotate e ‘ben’ sei cerimonie. A Pisa, ancora niente nozze omosex; a Firenze si sono sposate appena due coppie. A Napoli primi e finora unici a unirsi in comune sono stati Danilo e Antonello, e a prenotarsi sono state appena 4 coppie.