ALBANESE SI UCCIDE MENTRE FUGGE DA AGENTI: INDAGATI

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Due carabinieri bresciani sono stati iscritti nel registro degli indagati dal pm di Milano Bianca Maria Baj Macario, per il caso del ladro d’auto seriale albanese morto la mattina del 20 agosto durante un inseguimento.

L’iscrizione nel registro degli indagati sarebbe un ‘atto dovuto’. La causa della morte di Tafaj Besnik, questo il nome dell’albanese, è stata chiara fin dall’inizio: un proiettile partito dalla sua stessa pistola, risultata essere stata rubata a un agente della Polizia Locale di Milano, che ha bucato la mandibola fermandosi poi nel cranio.

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A quanto pare il colpo sarebbe partito per errore, mentre il ladro, braccato dai carabinieri bresciani che lo inseguivano a piedi, e da una poliziotta e un carabiniere in borghese che lo inseguivano a bordo di un’auto è inciampato su un marciapiede, dopo aver sparato colpi ad altezza uomo ai due militari. Tutto è bene quel che finisce bene. Ma non per i magistrati.

Il criminale d’importazione aveva iniziato la fuga a bordo di un’Audi A8 rubata a Casalmaggiore (Cremona), per poi proseguire su una Audi A6 rubata a Caravaggio (Bergamo) usata come staffetta, fino all’abbandono del mezzo per la fuga a piedi durata un chilometro.