Dimenticate la ‘depressione’, l’ultima novità in fatto di scuse per le violenze islamiche è – tenetevi forte – il ‘caldo’.
Dovendo infatti trovare una motivazione all’epidemia di stupri che ha colpito la Svezia da quando è stata invasa dai cosiddetti profughi, Börje Svensson, psicoterapeuta ed “esperto in criminalità sessuale” intervistato in uno dei maggiori quotidiani svedesi, ha individuato il problema: d’estate fa caldo.
In realtà, la Svezia è la capitale mondiale ed europea degli stupri da molto prima dell’arrivo dell’attuale ondata, e tutto risale all’immigrazione degli ultimi decenni.