Dal giornale locale di Reggio, dove le molestie sessuali sono ‘le solite cose’:
«Ormai sono abituata a queste cose – racconta la giovanissima Nancy Venditti, uno sguardo disilluso in volto – io prendo l’autobus qui abbastanza spesso ed episodi del genere ne ho visti molti. Ad esempio sempre domenica, prima dell’accoltellamento, c’è stata una brutta rissa fra stranieri. Cinque marocchini hanno affrontato cinque pachistani».
«Erano messi proprio lì, all’inizio parlavano poi uno dei marocchini si è sfilato la cinghia dai pantaloni e ha cominciato a menare uno del gruppo avversario. A quel punto un pachistano ha preso uno dei grossi secchi di ferro della stazione e ha inseguito l’aggressore fin sotto la biglietteria, colpendolo in fronte e spaccandogli la testa. È uscito molto sangue, hanno urlato e poi sono fuggiti tutti. Non è arrivato nessuno, né polizia né militari».
«Sì, mi hanno importunata a volte, sempre degli stranieri – conclude come se fosse normale – ci provano ma nulla di grave: le solite cose, basta allontanarli e se ne vanno». Le ‘solite cose’.
«Io vengo ogni tanto il pomeriggio – spiega Martina Tincani, 19 anni -ma so che questo non è un posto tranquillo. Per esempio ci solo le ex Reggiane, che stanno qui davanti, dove è proibito entrare se non vuoi fare una brutta fine. C’è chi ci dorme solo ma c’é anche chi potrebbe farti violenza».
Beppe Caterini, titolare del bar dell’autostazione: «Da qui c’è una migrazione continua di stranieri che poi vanno verso via Turri, le risse sono la routine. Per non parlare della droga che gira. Qui è territorio incontrastato dello spaccio, soprattutto quando sono aperte le scuole ed è pieno di ragazzi che comprano. E le bici? Te le rubano sotto al naso e non puoi nemmeno dirgli nulla. Le forze dell’ordine non esistono, passano con la macchina tre volte a settimana e nemmeno scendono».
E’ tempo di ripulire le nostre città. L’immigrazione è all’origine di tutti i mali. E il degrado lo pagano, soprattutto, i più deboli. I non ricchi. Le donne. Gli anziani.