Dopo le cicciottelle, ora sono verboten anche le cosce della Boschi. Tra l’altro mai troppo nascoste dalla diretta interessata. Per questa innocua vignetta del Fatto:
Si è scatenata la solita Boldrini.
“Uomini basta sessismo, siamo nel 2016. Rinnovatevi anche nella satira. Solidarietà alla ministra Boschi”, scrive su Twitter. “Adesso anche la satira politica scade nel sessismo? Eravamo abituati ad una funzione importante, utile ed irrinunciabile della satira politica, anche di quella più graffiante e ‘cattiva’. Ora, non abbiamo nessuna intenzione di abituarci al suo scadere in un becero sessismo e, di conseguenza, alla sua inutilità”, accusa la vice presidente del Senato Valeria Fedeli. “Quando si cede al sessismo o alla volgarità – aggiunge Fedeli – la satira diventa qualcosa di diverso. E’ una presunta satira che non fa ridere, è greve e persino imbarazzante”.
“Veramente basta! Travaglio offende il ministro Boschi e tutte le donne impegnate in politica e non solo!”, scrive su Twitter la deputata Dem Daniela Sbrollini. “Ma è satira quella del #Fatto o un insulto sessista e reiterato contro le donne in politica? Che pena”, attacca Sergio Boccadutri sul social network. “Non è giornalismo, nè satira. Solo un modo penoso e volgare di rimestare tra gli istinti peggiori da suscitare contro le donne e il loro corpo. Un giornale serio in questi casi chiede scusa”, afferma il senatore Francesco Verducci.
Inutile rifletterci troppo, c’è un nemmeno sottile legame tra le bigotte stile boldrini e l’islam. Non hanno senso dell’umorismo, e sono fanatici.