Trova due ragazzine in casa: “Cercavamo Pokémon”

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Pokémon Go mania, episodi anche surreali L’avvocato pordenonese Francesco Furlan, rientrando a casa, ha trovato in salotto due ragazzine che cercavano Pokémon.

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Di qui una reazione affidata a un cartello, diffuso via social network su Facebook sul gruppo “Sei di Pordenone se… vuoi discutere di Pordenone”.

“Questa è un’abitazione privata. Per la palestra dei Pokémon siete pregati di rivolgervi al Centro di salute mentale in via De Paoli. Chiunque verrà visto aggirarsi all’interno dell’abitazione privata verrà denunciato per violazione di domicilio e colpito ripetutamente con gavettoni di olio bollente”.

E’ evidente che la tecnologia stia agendo da inibitore di intelligenza e stia ampliando le differenze di intelletto.