Padre Jacques Hamel, il prete sgozzato da due giovani immigrati islamici di seconda generazione – materialmente è stato quello identificato come Adel K. – risiedeva nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray dagli ultimi dieci anni come ausiliario, e in questi giorni stava sostituendo il prete ‘titolare’ che era in vacanza.
“Un uomo buono”, l’ha definito il vicario generale della diocesi di Rouen, Philippe Maheut, durante la Messa celebrata questo pomeriggio presso la Cattedrale di Rouen .
Jacques Hamel ha trascorso tutta la sua vita nelle parrocchie popolari a sud della città di Rouen. Nato nel 1930 a Darnétal, un’altra città industriale, è stato ordinato sacerdote nel 1958.
L’ultima sede come parroco è stata Cleon, una città compromessa etnicamente.
A Saint-Etienne-du-Rouvray, Hamel di occupava di dialogo interreligioso con la comunità musulmana, la cui moschea si trova a cinquanta metri della chiesa di Santa Teresa nel quartiere di Madrillet, costruita su un terreno gentilmente donato dalla chiesa cattolica. Geniali.
Era in costante contatto con l’imam Mohamed Karabila, presidente del Consiglio regionale del culto musulmano.
Non puoi dialogare con gli islamici. Per loro l’offerta di dialogo è sintomo di debolezza. E poi ti sgozzano.