Il “mea culpa” di RaiDue per “eccesso di pudore” nel tagliare la scena di “amore” gay simboleggia il folle clima di “normalizzazione” dell’omosessualità e di ogni tendenza sociale nel quale siamo profondamente immersi. La TV pubblica rinuncia così al suo fondamentale e delicato ruolo educativo, rappresentando e valorizzando acriticamente qualsiasi tipo comportamento sociale al di là di ogni opportuna e doverosa valutazione etica.
In altre parole, la decantata sensibilità di RaiDue alla, sempre mutevole, complessità contemporanea non è altro che ossequioso asservimento all’ideologia dominante del relativismo culturale.