L’Europeo più brutto di sempre si conclude con la finale di Coppa d’Africa

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Euro2016, l’Europeo più brutto della storia del calcio, avrà l’esito che si merita: Francia-Portogallo. Due delle peggiori squadre viste in Francia.

La seconda è rotolata in finale non si sa come, giocando male, malissimo fino alla partita con una squadra mediocre come il Galles. La prima ha avuta la strada spianata fino alla semifinale, dove, bella fresca, ha incontrato una Germania stracotta dall’Italia, che l’ha comunque dominata. Bizzarrie da tabellone, con le migliori – Spagna, Italia e Germania – che si sono eliminate tra loro.

Squadre brutte e che simboleggiano la sostituzione etnica

Sono 17, infatti, i calciatori africani delle due squadre. Evra e Umtiti sono nati rispettivamente in Senegal e Camerun mentre i genitori di Pogba, nato in Francia, sono entrambi della Guinea. Ma in totale sono 10 gli africani in rosa nella ‘Francia’, mentre sul fronte lusitano se ne contano 7.
Anche in questo caso il calcio rappresenta uno spaccato della storia dei popoli che lo giocano o lo tifano. Basta scorrere i nomi dei giocatori di Portogallo e Francia per indovinare il passato coloniale delle due finaliste e capire di trovarsi di fronte a una finale ‘africana’.

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Oltre ai già citati Evra e Umtiti, nelle file dei Blues ci sarà anche il portiere di riserva Steve Mandanda, nato in Congo: Kantè e Sissoko (Mali), Mangala (Congo), Rami (Marocco), Sagna (Senegal), Matuidi (Angola) oltre, ovviamente, a Paul Pogba.

Nel Portogallo Nani, i cui genitori sono capoverdiani. Dallo stesso arcipelago arrivano anche Eliseu e Renato Sanches, mentre la madre di Quaresma è angolana. A completare la ‘colonia’ africana del Portogallo ci sono anche William Carvalho, nato in Angola, Eder e Danilo Pereira, entrambi nati nella Guinea Bissau.

E lo chiamano Euro2016.