RENZI SCATENATA: INVIA 2MILA PROFUGHI TRA VENETO E PIEMONTE

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VENETO:

Dal 10 al 30 giugno, tra le sette province, sono stati distribuiti 935 cittadini stranieri in attesa di protezione internazionale. Se il preventivo per il Veneto era di 10.056 migranti (pronosticato dal prefetto di Venezia alcuni mesi fa) adesso ce ne sono 10.133. E da Roma è arrivata la comunicazione alle prefetture che nelle prossime ore ne arriveranno altri 250. Numero che potrebbe persino raddoppiare, nel giro di una decina di giorni. La questione è estremamente delicata, e i prefetti non possono assolutamente rischiare un altro assembramento di massa come accaduto a Cona, che al momento conta oltre 600 migranti e che, nel giro di due mesi, è stata teatro di una rivolta popolare e di due violente risse a spranghe e coltelli con numerosi feriti. Anche per questo motivo il neo sindaco di Chioggia Alessandro Ferro si è detto fin da subito contrario all’utilizzo dell’ex base di Ca’ Bianca, gemella di quella di Conetta, per cercare di far fronte all’emergenza.

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PIEMONTE:

Settecentoquarantanove: è il numero dei richiedenti asilo per i quali la Prefettura di Torino, con circolare inviata ieri, chiede alle Prefetture piemontesi di predisporre l’accoglienza per una nuova tornata di richiedenti asilo così suddivisi: 300 a Torino, 124 a Cuneo, 92 ad Alessandria, 78 a Novara, 46 a Asti, 38 a Biella, 37 a Vercelli e 34 a Verbania.
In questi nuovi posti la prefettura di Torino ha richiesto al Ministero degli Interni di conteggiare anche una percentuale dei 12 nuovi progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che verranno attivati col nuovo bando, per un totale di 145 nuovi posti in provincia di Torino e di ulteriori 155 nel resto del Piemonte: questo permette il graduale passaggio dall’accoglienza temporanea Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria) a quella strutturale Sprar, non appesantendo ulteriormente i Comuni che si sono già resi disponibili all’accoglienza.
La notizia è stata comunicata in Consiglio regionale dall’assessore Monica Cerutti. L’occasione per fare il punto sui numeri in Piemonte e per sollevare il problema legato al numero di dinieghi, in aumento, da parte delle Commissioni territoriali di valutazione. I numeri: in Piemonte, su un totale di 1.916 decisioni prese dalle Commissioni territoriali nei primi 5 mesi del 2016, le domande rigettate, o che comunque hanno avuto esito negativo, sono state 1.343