Fermo: il Nigeriano, l’ultras e Boko Haram

Vox
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Se un profugo trucida una coppia di anziani italiani a Catania, la politica se ne sbatte. Se un clandestino nigeriano – perché non ci sono guerre in Nigeria – muore dopo una rissa, allora il postino Alfano si trasferisce a Fermo, la Boldrini indice lutto nazionale stretto per millemila anni, e Renzi telefona al prete locale invischiato nel business lucroso dell’accoglienza.

L’agenzia asettica sulla vicenda:

Roma, 6 lug. (askanews) – Nigeriano difende la moglie da insulti razzisti e viene picchiato a morte, in strada.

Ieri pomeriggio, intorno alle 14.30, nel centro storico di Fermo in via XX settembre, si sono incrociati per strada un cittadino fermano, un 35enne ultras della locale squadra di calcio, con una coppia di giovani nigeriani. La coppia di richiedenti asilo, fuggiti da Boko Haram, stavano aspettando vicino l’ex seminario di Fermo, uno dei luoghi dove vengono accolti in attesa delle pratiche.

Le testimonianze di quanto accaduto sono diverse ma discordanti e la polizia sta cercando di fare chiarezza. Ma secondo una prima ricostruzione, l’ultras avrebbe chiamato la donna “scimmia”, in una sorta di italo-inglese. E’ nata una colluttazione tra l’ultras e il marito al termine della quale è rimasto a terra il nigeriano. Ricoverato subito all’ospedale di Fermo in condizioni molto gravi, è entrato in coma poche ore dopo; stamattina le sue condizioni si sono aggravate e nel pomeriggio, è stata dichiarata la morte cerebrale.

La polizia in raccordo con la procura che ha in mano il fascicolo sta vagliando le diverse testimonianze, alcune anche discordanti – si parla anche di un cartello stradale divelto e usato come arma. Al momento il fascicolo è rimasto per lesioni con una denuncia a piede libero, ma l’ultras è identificato. Nell’arco delle prossime ore il capo di imputazione dovrebbe cambiare anche in base all’autopsia. Le indagini – fanno sapere dalla questura – sono corso per una ricostruzione accurata dei fatti dai quali dipende l’imputazione e senza sottovalutare in alcun modo la gravità di quanto accaduto.

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Intanto nessuno fugge da Boko Haram, in Nigeria, dove vivono quasi 200 milioni di persone:

CLICCA: LA BUFALA DEI PROFUGHI NIGERIANI IN FUGA DALLA GUERRA CHE NON C'E'
CLICCA: LA BUFALA DEI PROFUGHI NIGERIANI IN FUGA DALLA GUERRA CHE NON C’E’

Quindi è chiaro che questo ‘profugo’ ci marciasse, istigato dal prete locale e dal sistema che lucra sull’accoglienza. Ma questo non c’entra nulla con la vicenda in sé, il fatto che fosse clandestino significa che doveva essere rimandato in Nigeria, non che dovesse morire.

Ma è la vicenda ad essere totalmente ‘in’credibile. Un po’ come la bufala dei bengalesi e il vangelo: cosa vuol dire ‘scimmia’ in una sorta di italo-inglese?

In inglese si dice ‘monkey’, in italiano ‘scimmia’, o l’ha detto in italiano, o l’ha detto in inglese. Oppure, più probabilmente, non l’ha detto.

Quindi, da una parte abbiamo una coppia di nigeriani, dall’altra un ragazzo italiano. Dalla rissa muore il nigeriano. Questo non dice nulla su chi ha aggredito chi. Ci sembra la solita meschina propaganda fatta sui morti, tipica degli etnolesi. Ovviamente, nessuno ha dato la versione del cattivo ultras.