Alexandra circondata da profughi: “E’ stato raccapricciante”

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Una delle decine di ragazzine – e bambine – vittime delle violenze di massa ad un concerto in Svezia, a Karlstadt, che riecheggiano gli stupri di Colonia, è uscita dall’anonimato, per denunciare con più forza quello che è avvenuto.

Svezia: molestie di massa a concerto, vittime anche bambine

Alexandra Larsson, 17 anni, ha descritto così il suo calvario, per il quale sono stati arrestati 2 profughi residenti in un vicino hotel per rifugiati:

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Alexandra Larsson ha detto al MailOnline di essere stata quasi stuprata nella tarda serata di Venerdì scorso: “Tutto andava bene all’inizio della serata. Ma la situazione è sfuggita di mano durante l’ultimo concerto con John de Sohn che è iniziato a mezzanotte”.

“In un primo momento siamo state spinte contro il palco dalla folla enorme. Tutti intorno a noi erano impazziti, e i nostri amici hanno tentato di difenderci”.

“Poi siamo state minacciate dai ragazzi con frasi del tipo ‘Morirete, puttane’. Ma l’abuso verbale era solo l’inizio”.

“Hanno iniziato a palpeggiarci ovunque. Qualcuno mi ha messo le mani tra le gambe tentando di penetrarmi. Per fortuna avevo i jeans”.

“E’ stato raccapricciante. Mi sentivo impotente. Ho denunciato alla polizia, ma era una goccia in un oceano di violenze. Era pieno di ragazzine che piangevano. Un dramma. Ed erano immigrati”.