E come mai sul Corriere scrive l’italianissimo Di Vico invece di Mohammed?
I media di distrazione di massa sono di proprietà di banche e multinazionali, quello che scrivono e dicono è sempre detto e scritto in base agli interessi di chi paga. E chi paga vuole più manodopera low-cost con la quale sostituire i lavoratori italiani.
In questo contesto, il calcio è una vetrina di indottrinamento potenzialmente devastante, per imporre al cittadino medio l’idea che la società multietnica sia inevitabile – che poi è l’unico motivo per il quale veniva convocato il ghanese del Liverpool – immaginate quindi lo sconforto di questi ‘interessi’ e dei propri galoppini alla vista di una nazionale composta di italiani. Addirittura con la presenza di un paio di oriundi, che è la negazione dello Ius Soli all’ennesima potenza.
Comunque, caro Di Vico: non abbiamo ‘dieci anni di tempo’ per adeguarci, abbiamo dieci anni di tempo per combattere. Per impedire, con ogni mezzo, che la follia multirazziale – che è genocidio etnico degli autoctoni – affondi anche l’Italia.
La guerra è appena iniziata.