GOVERNO SCRIVE A PREFETTI: “A PROFUGHI CIBO HALAL E CESTINO VIAGGIO” – LEGGI

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Il governo ha diffuso a tutte le prefetture d’Italia – una sorta di Booking.com dell’invasione – le specifiche per l’accoglienza dei clandestini che a botte di migliaia vanno a raccattare in Libia.

Nell’avviso, rivolto ad “associazioni, altri organismi del privato sociale o operatori economici”, viene richiesta la consueta “comprovata esperienza per l’accompagnamento giuridico, sanitario e sociale dei migranti” e la ‘posta in palio’ sono 35 euro + Iva al giorno per ogni ospite. Ogni giorno.

L‘Allegato A (lo trovate in tutte le prefetture, questo link riguarda una delle tante) spiega quali servizi si esigono per i rinomati ospiti: una serie di precetti precisi e dettagliati ai quali attenersi.

Viene, innanzitutto, ricordato che dovrà essere “posta la massima cura nel proporre menù non in contrasto con i principi e le abitudini alimentari degli ospiti”, in particolare rispettando “i vincoli costituiti da regole alimentari dettate dalle diverse scelte religiose”. Che tradotto significa procurare cibo halal agli islamici, quindi animali sgozzati vivi senza stordimento.

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Per colazione è indicata una bevanda calda (200 cc di latte, caffè o tè), quattro fette biscottate, un panetto di burro, due confezioni di marmellata o miele. In alternativa, biscotti confezionati monoporzione da 80 grammi.

I due pasti giornalieri (con alternanza obbligatoria dei menù) devono essere composti da un primo (100/150 grammi di pasta o riso, a seconda del condimento, oppure 80 grammi di pasta e 100 di legumi, semola o riso); un secondo, che può essere scelto tra 150 grammi di carne rossa, 200 di carne bianca (250 se con osso), 200 grammi di pesce, due uova, 100 grammi di formaggio, 300 di verdura; frutta di stagione da 150 grammi oppure un frutto, come banana, mela, pera, arancia; due panini da 60 grammi; un litro d’acqua minerale.

Ma sono previste anche le eccezioni: come primo piatto è ammessa anche la pizza; il secondo piatto può essere costituito anche da affettati o formaggi; al posto della frutta lo yogurt, oppure due volte a settimana il dolce. Infine, considerando che l’articolo 10 del decreto legislativo del 18 agosto 2015 consente l’uscita dell’ospite dalla struttura nelle ore diurne, con l’obbligo di farvi rientro in quelle notturne, a richiesta “dovranno essere forniti cestini da viaggio

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