UDINE INVASA DA 1.000 PROFUGHI: DILAGANO SPACCIO E MOLESTIE

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Situazione fuori controllo a Udine: sono mille i finti profughi ospitati nelle caserme, 800 di questi soltanto alla Cavarzerani, 200 alla Friuli. Settanta i nuovi arrivi tra venerdì e sabato.

Numeri che rendono l’idea dell’emergenza in città. Una situazione che sta diventando «intollerabile», usando le parole del prefetto Vittorio Zappalorto, «complice l’atteggiamento poco collaborativo di alcuni sindaci». «O i primi cittadini – tuona – si rendono conto del problema, oppure dovranno prendersi la responsabilità di quanto sta accadendo. Stanno creando i presupposti di un forte disagio».

Prefetto sempre più ridicolo. Il disagio lo sta creando il tuo capovillaggio, Renzi, andando a prendere i clandestini in Libia e vomitandoli in Italia. E anche lasciando che i pakistani entrino liberamente come ‘profughi’ dai confini orientali: siete patetici. Poi, vorrebbero che i sindaci ‘collaborassero’: a cosa, alla distruzione dei loro paesi?

Una settimana fa è stata consegnata l’ala nuova della palazzina E della Cavarzerani. Lì sono stati «stipati in letti a castello 250 richiedenti asilo», «in attesa – continua il rappresentante del governo abusivo – che ci sia un “prelievo” dalla città di 300 – 400 profughi. Ne ho parlato con il Ministero dell’Interno e siamo in attesa di una risposta».
«Ma il problema non cambia – continua ancora Zappalorto –. Con l’estate e soprattutto nel fine settimana, il flusso si farà sempre più intenso. Fino a quando alcuni ambiti, come quello di San Codroipo e San Daniele, per fare un esempio, faranno finta di nulla, metteranno la testa sotto la sabbia e non attueranno l’accoglienza diffusa sottoscritta nell’aprile 2014 con un protocollo, la situazione non cambierà. E dopo venti giorni ci ritroveremo di nuovo con la Cavarzerani che scoppia».

Il prefetto cita gli esempi di Gemona e Bicinicco, dove la cittadinanza si è opposta all’arrivo di migranti. «Ogni sindaco sa che possono esserci nuovi arrivi. Abbiamo fatto riunioni in ogni ambito. Ma evidentemente qualcuno fa il furbo. Ci dicano quali siano le alternative». Semplice, ‘furbone’, l’Africa, smettete di travasarla in Italia.

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«Poi non meravigliamoci – dice senza vergognarsi l’addetto alla sostituzione etnica Zappalorto – se ci saranno problemi di ordine pubblico. Le concentrazioni di migranti in un unico posto non rappresentano un bene. E qualcuno sta approfittando della bontà del sindaco Honsell». Qualcuno la chiama ‘bontà’, noi la definiamo in modo diverso.

La realtà è che se tutti i sindaci resistessero, e non ci fossero sindaci ‘buoni’ alla Honsell, Renzi sarebbe costretto a smetterla di raccattare fancazzisti in tutto il Mediterraneo.

Per questo motivo Zappalorto in questi giorni ha visitato diverse caserme dismesse in provincia per ospitare altri nuovi arrivati «ma per ora – dice sconsolato – non siamo riusciti a trovare ancora una soluzione».

«Gli ultimi episodi di spaccio mi preoccupano grandemente. Rischiano anche di vanificare tutto il lavoro che facciamo di convincimento nei confronti dei sindaci della provincia per accogliere i migranti. A me sorge il dubbio che queste persone vengano qui con questi reali intenti».

A lui ‘sorge il dubbio’. Anche a noi sorge un dubbio: ma dove li trovano i prefetti, negli ovini kinder?