“Riforma Costituzione scritta da JP Morgan per eliminare i popoli”

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“Se passerà la pericolosissima riforma della Costituzione, si spalancheranno completamente le porte alle multinazionali, alle banche e alla finanza speculativa. Un passo decisivo verso la miseria di tutti noi, non ci saranno più freni per chi vuole imporci definitivamente il modello, folle e criminale, neoliberista”.

Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale, intervistato dal giornale locala Abruzzoweb: “per ciò che sta accadendo al nostro Paese, ormai preda di governi che con la democrazia non hanno nulla a che vedere”, in vista del referendum di ottobre per cui gli italiani saranno chiamati a votare per approvare o respingere la riforma Renzi-Boschi della Costituzione.

Una riforma che “farà in modo che il Senato non conterà più niente e permetterà a un governo, grazie alla legge elettorale anche in caso di ballottaggio, di fare ciò che vuole con il 25 per cento. A quel punto, ci sarà spazio solo per un governo autoritario che renderà conto non al popolo, ma a giganti come JP Morgan”.

Ed è proprio il colosso bancario che avrebbe messo a punto la riforma per il Partito democratico di Matteo Renzi, con l’obiettivo di sbarazzarsi dei popoli.

“È il popolo che si vuole togliere di mezzo – taglia corto Maddalena – in una versione moderna degli ebrei sotto Babilonia. Avrei fatto volentieri a meno di schierarmi, avrei continuato ad occuparmi degli studi di Diritto romano, ma non è più possibile tacere di fronte a un fatto di una gravità storica”.

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“Ed è il caso che il popolo si svegli – dice il giurista – l’indifferenza è il pericolo maggiore in questi casi. Il fatto che le popolazioni siano abituate a guardare al potere come qualcosa di dannoso sempre e comunque, non giustifica l’immobilismo di fronte ad una poderosa accelerazione dei processi antidemocratici.
Siamo in un guano di disoccupazione, di disperazione sociale che peggiora ogni giorno di più, possibile che non basti questo per reagire?”.

“La dottrina neoliberista è una follia – prosegue Maddalena – e i suoi esecutori ‘sul campo’ sono molto pericolosi. Questa è la strada verso lo schianto, l’abbandono del cristianesimo, saremo tutti schiavi, tutti vittime delle privatizzazioni, con il bene comune svenduto a quattro soldi senza risolvere niente. Ci ritroveremo senza territorio pubblico, come sta avvenendo in Grecia”.

L’ex vice presidente della Corte Costituzionale ne ha anche per l’ex premier, Mario Monti, “perché è ‘grazie’ a lui che siamo obbligati al pareggio di bilancio, inserito in Costituzione, che di fatto elimina la politica economica dello Stato e degli altri enti pubblici. E quando saremo senza pubblico, sarà la fine. Moriranno gli Stati, stanno morendo gli Stati sotto i colpi feroci della globalizzazione, che viene propagandata per ciò che non è, cioè l’unità del mondo”.

“Sono ciechi, si bendano gli occhi e non vanno oltre la questione giuridica – il giudizio a tal proposito – evitando i capitoli economici e finanziari. La domanda, in questi casi, è semplicissima eppure fondamentale: cui prodest? A chi giova questa riforma? Non al popolo, ma ai nostri nemici che sono multinazionali, grandi banche e finanza speculativa”.

Lo sguardo, poi, dall’Europa “della brava casalinga sveva, Angela Merkel”, in tono sarcastico, va agli Usa e poi di nuovo all’Europa.

“Anche i cittadini statunitensi sono vittime di questi ‘schemi’, basti pensare al presidente, Barack Obama, che rappresenta le lobby ed è venuto da questa parte di mondo per propagandare l’osceno trattato sul commercio Ttip, che si sostituisce alle Costituzioni e manda in rovina la salute delle persone e l’ambiente, con gli Stati che verranno trascinati in tribunali parziali per essere puniti severamente qualora dovessero ribellarsi“.