Secondo una ricerca Censis-Rbm relativa al 2013-2015, è aumentato infatti il numero degli italiani che rinuncia alle cure mediche a causa di difficoltà economiche. Erano 9 milioni nel 2012 e sono diventati 11 milioni le persone che hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie.
Sempre più italiani quindi non riescono a curarsi. Mentre il governo si occupa dei giovani maschi africani, e di rifargli i denti:
Udine: migliaia di euro per fare i denti nuovi ai ‘profughi’
In particolare a soffrire il problema sono 2,4 milioni di anziani e 2,2 milioni dei nati tra il 1980 e il 2000. Secondo il report presentato in occasione del Welfare Day, nell’ultimo anno è inoltre aumentata la spesa sanitaria privata: 34,5 miliardi di euro (+3,2% negli ultimi due anni).
“L’universo della sanità negata tende a dilatarsi”, tra “nuovi confini nell’accesso al pubblico e obbligo di fatto di comprare prestazioni sanitarie”, spiegano gli esperti. Ma meno sanità vuol dire anche “meno salute per chi ha difficoltà economiche o comunque non riesce a pagare di tasca propria le prestazioni nel privato o in intramoenia”.