Dal tribunale di Milano una sentenza assurda, e contro il buon senso, che potrebbe rappresentare un precedente devastante ed essere il grimaldello con cui apriamo del tutto all’invasione inarrestabile del nostro Paese: non si è immigrati irregolari se si è poveri. Proprio così.
Un migrante economico potrà restare qui anche se non scappa dalla guerra e dalle persecuzioni ma solo perché è povero.
Una sentenza del Tribunale di Milano ha infatti concesso un permesso di soggiorno ad un immigrato irregolare del Gambia, un migrante economico, la cui richiesta per la protezione umanitaria era stata rifiutata dalla Commissione territoriale non essendoci i requisiti, semplicemente sulla base del principio previsto dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, per cui ‘Ogni individuo ha il diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia’.
Ovviamente a spese dei contribuenti italiani. Del resto, i magistrati sono una casta di parassiti. E tra ‘colleghi’ ci si fanno favori.
Si tratta dello stesso famigerato tribunale che permise la permanenza di Kabobo a Milano. Non gli fornì il piccone, ma gli fornì la possibilità di usarlo. E continuano a fare danni.
Non applicano la legge. Se la inventano. Hanno il cervello – parola grossa – ottenebrato dalle ideologie che hanno assorbito nelle loro combriccole da centro sociale.