Regione Friuli costringe provincia Udine a regalare 40 mila euro ai Rom

Vox
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Il giornale locale scrive:

Corsi per educare alla legalità i Rom. È questa la risposta di palazzo Belgrado alla decisione della Regione di mantenere all’ente provinciale la funzione per la tutela della cultura Rom e non quella delle lingue minoritarie, tra le quali il friulano.

Con la legge 26 del 2014, infatti, tra le competenze che passano alla Regione c’è anche quella sulle lingue minoritarie, mentre rimane in capo all’ente provinciale – tra le «politiche sociali» – la tutela della cultura dei gruppi nomadi, come previsto dalla legge regionale dell’11 marzo del 1988.

Quaranta mila euro per promuovere la cultura Rom e non quella friulana: questa la cifra che balza all’occhio tra le spese correnti della delibera di variazione di bilancio, all’esame ieri dell’assemblea.

Un colpo al cuore per la Provincia friulana che, nell’assistere impotente alla costante perdita di pezzi, proprio nella sua patria, si vede “scippata” della tutela della sua lingua, mentre deve continuare a promuovere la cultura non autoctona.
Una «vera e propria provocazione» l’ha definita il presidente Pietro Fontanini, che ha fatto ribollire il sangue a più di qualche consigliere e alla quale lo stesso presidente ha deciso di reagire stanziando la somma per finanziare i corsi alla legalità.

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«Ci viene tolta la tutela delle lingue minoritarie e mantenuta questa: visto che i componenti dell’etnia nomade sono particolarmente dediti a mettere a segno reati contro il patrimonio – ha osservato Fontanini –, ecco che abbiamo deciso di allocare 40 mila euro per aiutare queste persone a essere più responsabili nella società. Istituiremo dei corsi per apprendere la legalità – ha proseguito il presidente –; intendiamo quindi aiutare i componenti della grande famiglia dei rom affinché entrino nella società in maniera più responsabile».

Le lezioni di “bon ton” prenderanno il via non appena saranno individuati gli insegnanti, ma su una folta partecipazione agli appuntamenti Fontanini ha dei dubbi e ironizza: «Noi il nostro sforzo lo facciamo, non sappiamo come accoglieranno la proposta: piuttosto che dare contributi a campi di sosta riteniamo più importante insegnare e trasmettere loro il valore della legalità. Sarà compito nostro censirli, attraverso la collaborazione con i Comuni – prosegue – cercando di capire quanti sono e coinvolgendo quelli presenti sul territorio in pianta stabile».

La legge regionale dell’88, annota il presidente, nonostante le forti opposizioni che sorsero ai tempi, «ci impone di tutelare questa realtà, inserita nelle minoranze storico-linguistiche e che noi dobbiamo finanziare».

Niente più sostegno alle iniziative editoriali in lingua friulana, a premi letterari, mostre, attività che promuovono la diffusione della lingua, basta contributi alla Festa del Friuli, al Tg e a siti tematici in marilenghe e a tutte le attività collegate alla valorizzazione delle lingue minoritarie.

L’articolo non è molto chiaro. In sintesi, la provincia di Udine è costretta dalla Regione – Serracchiani, PD – a regalare 40 mila euro agli zingari.

Visto che ‘devono’, li hanno destinati a ‘corsi sulla legalità’. Una ribellione, per quanto inutile.