In questa intervista, Rita Pedditzi, autrice del libro inchiesta Bambini Scomparsi , descrive i risultati della sua ricerca.
Il suo studio, molto approfondito e senza tabù, conferma il terribile fenomeno del rapimento dei bambini da parte degli Zingari.
Proprio nei giorni scorsi, si è verificato un caso molto strano:
TORINO: SI CERCANO LADRI DI BAMBINI SU RENAULT 19 GRIGIA
Si è poi scoperto che il padre si era ‘inventato’ il tentativo di rapimento. E questo ha scatenato la canea scomposta dei vari dis-informatori. Come se un caso, potesse fare statistica. Ammesso e non concesso che l’uomo non sia stato costretto a ‘ritrattare’ per evitare una reazione popolare.
Infatti, ogni tanto, gli xenofili fanno la “lezioncina”, asserendo che l’idea dello “zingaro rapitore di bambini” e’ solo, una leggenda metropolitana. E quale migliore occasione di un presunto millantatore..
Ebbene, come sempre gli xenofili non si basano sui dati di fatto. Ma sui loro pregiudizi.
Spesso la pedofilia, insieme allo sfruttamento dei minori, viene associata ad un nuovo capitolo di questo viaggio nell’orrore dell’infanzia violata italiana, altra costante che ricorre peraltro in tantissime storie raccontate da Rita: gli zingari.
“E’ questo un ennesimo tasto dolente: senza cadere in pericolose generalizzazioni, ti chiedo quanto l’immagine classica del nomade ladro di bambini corrisponde oggi alla realtà, dato che in molte delle storie trattate appaiono come tragici sospettati.”.
“Eccoci alla domanda che speravo non mi facessi, ma queste sono le regole del gioco ed io sto al gioco.
E quindi cosa devo dire degli zingari? Prima di tutto che non so come facciano a sopravvivere perché non ho mai visto zingari in fabbrica o al mercato a vendere prodotti; so che quando in un paese arriva un accampamento di zingari molte case vengono ripulite; so che quei segni sui citofoni che indicano presenza di cane in casa, uomo armato, antifurto sonoro non li mette la fatina del dentino e so anche che se arrivando a casa vedo due zingarelli uscire dall’androne forse il mio non sarà un piacevole rientro. So anche che questi ragazzini non finiranno mai in prigione perché sono privi di documenti e si dichiarano infraquattordicenni o, almeno minorenni e che, se saranno accompagnati in un centro di accoglienza fuggiranno dopo poche ore. Ogni zingaro ha decine di alias e infiniti domicili in quei campi nomadi stanziali dove li trovi solo quando non hanno commesso niente. Se no se vai a chiedere di uno che è sospettato o, addirittura ricercato, ti viene incontro il loro capo e ti dice, sorridendo, che stai perdendo tempo perché lì non troverai niente e nessuno di tuo interesse. E non lo dice solo a me o a te che non siamo titolati a sapere, ma lo dice anche a gente in divisa che butterebbe volentieri tutto all’aria. Ma ancora non ti ho risposto perché non voglio generare una caccia alle streghe in cui io per prima non crederei ma ti posso dire che dalla sparizione di Denise ad ora vi sono stati circa una decina di rapimenti di bimbi da parte degli zingari.” *Intervista
Tutte sparizioni delle quali i media di distrazione di massa non si sono occupati. Chi li ha visti?
Di seguito invece una interessante intervista all’allora Prefetto Rino Monaco, che si occupava di bambini scomparsi: Rino Monaco: i Rom rapiscono i bambini