Ieri abbiamo pubblicato questa notizia: PROFUGHI TERMINANO PROTESTA: PORTIERE DI NOTTE LI ASPETTERÀ FINO A TARDI
Oggi la Stampa ha alcuni particolari ‘intriganti’:
Momenti di tensione ieri mattina in prefettura per l’improvvisa «invasione» da parte di una quarantina di migranti nigeriani, pakistani e del Bangladesh che sono entrati precipitosamente nello scalone del palazzo del governo di piazza Alfieri chiedendo di parlare con i funzionari dell’ufficio Immigrazione. I migranti, ospitati nell’ex Seminario vescovile di piazza Catena, sono in attesa della decisione sulla concessione dell’asilo politico da parte della Commissione territoriale. Gli addetti della prefettura hanno chiamato le forze dell’ordine.
In pochi minuti sono giunte numerose pattuglie di questura, carabinieri e polizia municipale. Si temevano rischi per l’ordine pubblico ma il comportamento dei manifestanti è stato corretto. Il commissario Daniele Capone, dirigente dell’ufficio Prevenzione generale della polizia, ha intavolato una trattativa. Dalla prefettura il capo di Gabinetto, Diego Dalla Verde, ha fatto sapere di essere disponibile a ricevere una delegazione. I migranti però hanno preferito allontanarsi, disperdendosi per le vie del centro e poi tornando a gruppetti nell’ex Seminario.
Alla base della protesta ci sono incomprensioni tra una parte dei 70 ospiti della struttura di piazza Catena e gli operatori di una cooperativa di Torino che circa due mesi fa ha vinto l’appalto bandito dalla prefettura per la gestione del gruppo di profughi, affittando dalla diocesi una porzione dell’ex Seminario. Tra i motivi di contrasto, la presunta mancata fornitura di cibi compatibili con i precetti della religione islamica e la richiesta di orari più ampi per far rientro alla sera.
La protesta di ieri segue altri dissapori tra gli ospiti che si sono verificati nei giorni scorsi, con ripetuti interventi delle Volanti della polizia. Tra gli episodi un violento alterco in piazza Catena.La scorsa settimana, in piena notte una decina di migranti si sono presentati in questura. Ai poliziotti avrebbero segnalato difficoltà relazionali con altri rifugiati e con gli operatori della cooperativa. Uno degli immigrati avrebbe anche evidenziato problemi odontoiatrici che a suo dire sarebbero stati sottovalutati. Un dirigente della cooperativa ieri ha minimizzato: «Questi ragazzi arrivano da situazioni molto problematiche, è necessario riportare la calma e cercare di ridimensionare i problemi e non fomentarli».

Non servono molti commenti, per evidenziare lo schifo della situazione. Nigeriani, Pakistani e Bangladesi. E li definiscono profughi.
Esigono di rientrare tardi. Vogliono la dentiera nuova e il menù islamico.
Il Vaticano sta facendo soldi alle spalle dei contribuenti favorendo l’invasione islamica. Bergoglio: vergogna.