Una lite scoppiata con la vicina di casa marocchina costa ad una padovana di 59 anni l’indagine per il demenziale reato di ‘apologia dei crimini contro l’umanità’, con l’aggravante della altrettanto demenziale legge Mancino (quello della Mafia) per aver insultato pesantemente e in maniera violenta una immigrata e suo figlio. Gli ‘epiteti’ sono stati confermati dai testimoni e dai carabinieri intervenuti per sedare il litigio.
Gli stessi che fanno nulla contro gli spacciatori che assediano il quartiere.
Secondo quanto accertato l’immigrata (da 20 anni in Italia) è stata oggetto di offese, anche di stampo razzista che non si sarebbero placate nemmeno alla presenza dei carabinieri.
La lite è scoppiata lo scorso 22 aprile. Le frasi – parole, non pallottolle – che vengono riportate dai giornali locali sono eccessive, ma sono parole: “Per me potete morire voi e i vostri bambini… Uno de giusto gaveva fatto pulizia ma no i ghe ga fato finire l’opera. In che Italia di m… semo drio vivere… A ve ricordo che mi son puro sangue, no go paura de nessun marochino de m… I ga da brusare vivi. Così se fa vera pulisia. I ga da morire, brusare come gli ebrei, eliminati dalla faccia della terra, casa mia xe sacra… Questi i xe solo boni de spacciar droga… sti porsei bisogna farli morire tutti, dovete fare pulizia di questa razza di m… di marocchini”.
Il quartiere Arcella di Padova è una zona multietnica e quindi degradata della città. Uno schifo insomma. E gli italiani rimasti prigionieri del quartiere sono assediati dal degrado. Spaccio, stupri e violenze. Ma se ‘offendi’ i migranti – anche in maniera eccessiva, con riferimenti privi di senso a Hitler e agli Ebrei, come ha fatto la signora in un momento di rabbia – ti indagano per crimini contro l’umanità.
E’ come se, in caso qualcuno definisse il magistrato che ha preso questa decisione demente e idiota, venisse denunciato per ‘crimini contro i disabili mentali’.
Demenziale. La dimostrazione che l’immigrato per il complesso politici-magistrati-media è un idolo in senso religioso. Questi magistrati hanno veramente passato il limite, il punto di ebollizione è vicino.