La polizia svedese, per l’ondata di attacchi sessuali da parte dei migranti – soprattutto i nuovi arrivati ‘profughi’ – ha accusato la ‘cultura nordica alcoolica’ e il ‘non tradizionale ruoli di genere delle donne europee’.
Il rapporto dice che i rifugiati hanno difficoltà a ‘gestire l’alcool’ e non comprendono gli atteggiamenti delle ragazze locali, considerati: per loro, un sorriso è l’invito al sesso.
Per la polizia svedese, è normale per i migranti apostrofare le ragazze per strada come ‘puttane’ e inseguirle, perché i migranti lo vedono come un modo di ‘dimostrare il loro potere sulle donne’.
Il ‘rapporto’ di polizia analizza l’attuale situazione di molestie sessuali: “Il controllo viene esercitato sulle donne attraverso la violenza. Durante l’esercizio della violenza, gli uomini possono sentirsi di incarnare il maschio tipico”.
Quando il femminismo nordico incontra l’immigrazione islamica genera mostri.