Kinder e la propaganda per la sostituzione etnica degli Europei

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I bambini sono l’obiettivo principale di ogni propaganda. Goebbels lo sapeva. E lo sanno bene anche i nazicomunisti che vogliono costruire il loro inferno multietnico sul cadavere delle nazioni Europee.

Kinder è l’equivalente di bambini in tedesco. Non deve sorprendere più di tanto, allora, se la Ferrero, alla vigilia dell’Europeo, viene scelta per fare il lavaggio del cervello ai bambini.

In Germania con le foto dei calciatori della nazionale da piccoli finiscono così sulle barrette: un modo per celebrare la sostituzione etnica. Una vera e propria cartina di tornasole di quello che hanno in progetto per noi.

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Ma la propaganda ha scatenato la ‘imprevista’ reazione dei tedeschi. “È uno scherzo?”, si sono chiesti sulla pagina Facebook Bodensee di Pegida, movimento identitario che spopola in Germania. Non provate a vedere se è vero perché il profilo non esiste più, almeno per il momento: le loro parole, evidentemente, hanno indotto lo staff del social network ad oscurarlo. Facebook non ama la libertà di espressione, e un giorno, quando l’Europa sarà di nuovo libera, ce ne ricorderemo. Dovranno andare a fare affari in Africa.

Pegida è l’acronimo di Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes, cioè europei patriottici contro l’islamizzazione dell’occidente. Lo sappiamo.

“Non ci si ferma davanti a niente. Bisogna davvero comprarle così?”, è stato il commento postato accanto alla foto sulle delle barrette di cioccolato. I followers della pagina hanno approvato in massa partecipando al moto di ribellione (“Vogliono piazzarci la m… come una roba normale”) arrivando persino a chiedersi: “Sono le foto dei futuri terroristi?”.

Del resto, da Hitler ad oggi non è cambiato molto. Cambia l’uomo nuovo che il Sistema vuole imporre – al tempo l’ariano e oggi il mulatto senza identità – e per farlo usa ogni mezzo.