Vicenza: vice questore che si occupava di profughi arrestato

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Corruzione, procurato ingresso illegale di stranieri e falso: sono le accuse di cui dovrà rispondere l’ex vicequestore di Vicenza, Michele Marchese, nell’ambito di un’indagine della procura di Vicenza che ha portato all’arresto di Lucio Cerciello, 37 anni, per concorso in corruzione, procurato ingresso illegale di stranieri, falso ideologica e traffico di influenze illecite, e ad altre sei persone, tutte albanesi. Lo ‘stimato’ dirigente 44enne, in aspettativa dall’inizio del 2015 e indagato nel maggio dello stesso anno per il ritrovamento di una pistola con la matricola abrasa nel suo ufficio, è stato sospeso per un anno.

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I contatti tra Cerciello e Marchese sono emersi nel corso di una serie di intercettazioni e gli inquirenti disegnano un quadro inquietante: l’allora capo della squadra mobile era stato contattato per favorire l’ingresso illegale di una giovane albanese in cambio di un canale privilegiato per acquistare cocaina. Che l’ex vicequestore facesse uso della sostanza era stato provato da un test antidroga condotto nell’aprile 2015 e ha dato il via alle indagini dei suoi stessi colleghi.

Insieme a questore e prefetto si occupava di distribuire i ‘profughi’ in hotel. Poi vi meravigliate?