In Germania, a Colonia, per il prossimo Capodanno, il primo dopo quello segnato dalle centinaia di stupri firmati migranti-profughi, si sta già pensando a come sarà possibile festeggiare il prossimo – sempre che ci siano motivi per festeggiare – senza che si ripetano le stesse scene.

Ora, se vivessimo in un mondo con una anche solo parvenza di normalità, la soluzione sarebbe semplice: rispedire a casa i migranti. Ma non viviamo in un mondo normale, e allora, invece di punire i colpevoli, si ‘segregano’ le vittime.

Si vogliono infatti – come raccontano i media locali – costruire delle zone di protezione, come ‘gabbie’, dove mettere le donne perché non vengano molestate dagli immigrati. In pratica ammettono che, ormai, una donna europea non può essere protetta dalla furia dell’immigrazione, se non ‘infilata’ in queste “zone di protezione” – che altro non sono che gabbie.