Un blocco di ghiaccio pesante una ventina di chilogrammi caduto dal cielo ha danneggiato in modo serio una macchina parcheggiata poco dopo mezzanotte in via Giacomo Folchi a Monteverde. Questione di pochi minuti o di pochi metri: quel micidiale proiettile avrebbe potuto colpire l’automobilista o un passante.
Sono stati i residenti nei palazzi vicini a sentire il boato provocato dal masso gelato che si è schiantato sul tetto e sul parabrezza di una Toyota semidistruggendola. I passanti, spaventati e increduli, hanno chiamato le forze dell’ordine che hanno prelevato campioni del blocco che si è frantumato in più pezzi.
Si tratta di episodi molto rari, ma può capitare che dalle bocchette-valvole dei serbatoi degli impianti di scarico delle toilette degli aerei si registrino perdite di liquidi (di solito azzurrini per il colore del disinfettante che viene mischiato ai rifiuti organici) che si congelano una volta che l’aereo ha raggiunto la quota di crociera mai inferiore ai 6mila metri. Quando poi il velivolo inizia la lunga fase di approccio alla pista perdendo quota, il blocco di ghiaccio si stacca dalla fusoliera e precipita. Questi blocchi di ghiaccio vengono definiti “blue ice