Friuli: 450 clandestini in 15 giorni

Vox
Condividi!

La frontiera con la Slovenia è un colabrodo. Schengen è salvo, ‘grazie’ a Renzi e al suo scendiletto democristiano.

Un ingresso incessante di migranti: mai così tanti da luglio dello scorso anno. I sindacati di polizia hanno reso noto ieri i dati della polizia di frontiera di Tarvisio: sono stati 450 i rintracci nei primi 15 giorni del mese. Sale così a più di 2500 i clandestini che hanno varcato la ‘frontiera’ che non c’è dall’inizio dell’anno.

Un numero impressionante «che preoccupa», ha ammesso il prefetto Vitorio Zappalorto a margine dell’incontro con le 8 siglie sindacali – Sap, Consap, Siulp, Coisp, Siap, Ugl Polizia, Silp Cgil, Uil polizia – e che difficilmente sarà “assorbito” dal centro di prima accoglienza che si sta cercando di allestire all’ex autporto di Coccau.
La struttura avrà al proprio interno un posto di fisso di polizia, ma gli stessi sindacati premono “affinchè vengano individuati 25 agenti specializzati nel resto d’Italia esperti in immigrazione», perchè «a Tarvisio siamo al collasso».

Vox

Invece di espellerli, trattandosi quasi sempre di Pakistani, giovani e fancazzisti, addobbano nuove strutture. Osceni.

Ieri il prefetto e le otto sigle hanno fatto il punto della situazione sul’emergenza immigrazione nel palazzo del governo a Udine.
L’ex autoporto di Coccau «può essere la soluzione ideale – hanno detto i rappresentanti degli agenti –, ma abbiamo bisogno di uomini». «I tempi per allestire il centro – ha risposto il prefetto – non saranno comunque brevi».

Ma il rischio è che la struttura, considerato anche il flusso di questi ultimi giorni – solo nella giornata di domenica sono stati 46 i rintracci – «si riempia in soli tre giorni», ha avvisato Zappalorto che vorrebbe fare leva sull’accoglienza dei sindaci, «ma così finora – ha detto allargando le braccia – non è stato». «Alcuni comuni – ha bacchettato – sono ancora recalcitranti. Non si fa ancora abbastanza sul fronte dell’accoglienza. Se tutti facessero la loro parte, il problema sarebbe già risolto. E invece ci ritroviamo in piena emergenza. Peggio della Sicilia, dove i migranti arrivano sui barconi ma vengono subito smistati».

Ma questi vi sembrano prefetti? Mangiano e bevono a spese nostre e il loro unico lavoro è ‘smistare’ i clandestini che osano, senza tema di vergogna, definire profughi.