Volontari Caritas e Croce Rossa prendono 900 euro per accudire profughi

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Nel pomeriggio la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema d’accoglienza ha effettuato una serie di audizioni a Taranto. Sono stati ascoltati il questore ed il prefetto, il sindaco di Taranto, le a$$ociazioni di volontariato che collaborano con il Comune a spese dei contribuenti.

Il primo cittadino ha evidenziato come l’immigrazione si stia trasformando in un vero e proprio business, nel quale pochi parassiti lucrano e i cittadini pagano. Ha detto, il sindaco PD, che per alcuni settori dell’economia locale (soprattutto alberghi e strutture d’accoglienza), gli immigrati sono un’opportunità, anzi una vera e propria risorsa.

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E quanto siano una ‘risorsa’ lo ha poi spiegato il rappresentante della Lega Marco Rondini: “l’immigrazione è diventato un ottimo business. Abbiamo appreso, infatti, che a Taranto un volontario che presta la sua opera in questo ambito può arrivare a percepire compensi, sotto forma di rimborsi, fino a 900 euro al mese“.

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Capito? E li chiamano ‘volontari’. Alcuni, come insegna il caso turco e del direttore Carita$ di Trapani, si ‘impegnano’ nella accoglienza per avere ‘carne fresca’, altri, in cambio di 900 euro al mese.

La Commissione territoriale che analizza le richieste di asilo ha respinto la stragrande maggioranza delle istanze presentate dai finti profughi dell’hotspot. Decisione che nel 90% dei casi viene successivamente confermata dai tribunali. Ergo: noi paghiamo gente che coccola clandestini.