Obama: “Presenza russa in Baltico è aggressiva”

Vox
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Il presidente Usa Barack Obama ha denunciato la presenza militare aggressiva di Mosca nella regione del Baltico, chiedendo alla Russia di rispettare i suoi impegni internazionali. “Noi siamo uniti nella nostra inquietudine sulla presenza e la postura militare aggressiva della Russia”, ha dichiarato Obama alla fine di un vertice alla Casa Bianca con i leader di Svezia, Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia.

Che Svezia, Norvegia e Danimarca, totalmente invase da coloni islamici camuffati da profughi si preoccupino di una invasione fantasma della Russia, definisce bene la classe dirigente europea di oggi.

Per carità, nessuno, qui, crede la Russia sia il ‘bene’. E’ una potenza che fa i suoi interessi. Una potenza responsabile. E i suoi interessi coincidono con i nostri. Perché suona bizzarro, sentire Barack Hussein Obama parlare di ‘presenza ostile russa nel Baltico’, e poi guardare questa simpatica cartina:

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Gli americani sono un ‘tantino’ lontani da casa. Mentre per la Russia è casa.

E’ un po’ come se Putin parlasse di ‘presenza ostile americana’ nei Caraibi.

In realtà, quello a cui stiamo assistendo, è un tentativo di accerchiamento della Russia da parte della NATO. Un tentativo privo di senso, utile solo al complesso militare industriale finanziario che ha pagato la campagna elettorale di Obama e sta pagando quella della moglie di Clinton.

L’obiettivo del CMIF è quello di inventare una minaccia inesistente per perpetuare la presenza americana in Europa e quindi la propria vendita di armamenti ai governi della NATO.